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Oscar Lambrughi

MM&M AWARDS 2015: I PREMI DIGITAL

Ottobre 28, 2015 in Eventi pharma

mmm-awards-2015Si sono tenuti a New York lo scorso primo ottobre gli annuali MM&M Awards, la prestigiosa rassegna creata da Medical Marketing And Media che premia le realtà healthcare che più di tutte hanno saputo distinguersi ed eccellere. MM&M è una rivista specializzata in healthcare marketing e attiva dal 1966. Ogni numero riporta le ultime novità del settore e numerosi approfondimenti volti a indagare le numerose sfaccettature di tutto ciò che concerne la salute dell’essere umano.

Le categorie in concorso agli MM&M Awards sono numerose ed estremamente variegate, solo quest’anno ne sono state aggiunte 11, segno evidente di un universo in continua espansione ed evoluzione. Per ogni categoria è previsto un numero ristretto di finalisti, dai quali verranno selezionati i due più meritevoli a cui conferire il primo e il secondo premio (rispettivamente Gold e Silver). Vediamo qui di seguito i vari vincitori nelle categorie legate al mondo digitale.

 

Best medical digital initiative for consumers

Ogni iniziativa digitale destinata ai consumatori al fine di informarli e offrire loro strumenti per la diagnosi, la cura e la prevenzione di patologie e disturbi.
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Oscar Lambrughi

APPLE WATCH E SALUTE: LA RIVOLUZIONE DEI METODI DI DIAGNOSI

Agosto 12, 2015 in Mobile pharma

Nei prossimi anni, l’impiego dei wearable device in ambito sanitario potrebbe aprire nuove frontiere mai esplorate, sia per quanto riguarda la registrazione dei dati biometrici dei pazienti, sia per quanto riguarda la capacità di formulare diagnosi tempestive in tempi sempre più ristretti, ma tutto dipende da quanto questa tecnologia riuscirà a prendere piede. A tal proposito il rilascio di Apple Watch potrà fornire delle indicazioni più chiare sull’avvenire degli smartwatch in generale.

Apple-Watch-smartphoneL’ingresso in campo di Apple prometteva di dare una scossa al settore, e così è stato. Nonostante il lieve ritardo rispetto alla concorrenza, Apple Watch si è dimostrato fin da subito altamente competitivo, riuscendo in pochissimo tempo a superare i dati di vendita annuali di tutti i prodotti Android Wear. Samsung, Motorola e LG provano a vedere il bicchiere mezzo pieno, in quanto l’exploit dello smartwatch con la mela potrebbe creare nel pubblico un maggiore interesse verso una serie di prodotti che fino a questo momento non sta rendendo come sperato.
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Oscar Lambrughi

iTBra: il nuovo wearable per la diagnosi del tumore al seno

Giugno 12, 2015 in e-Health

Il sistema, in fase di test, si basa su una serie di sensori di temperatura incorporati al reggiseno che, insieme ad un algoritmo e un’applicazione, puntano a individuare la presenza di cellule cancerogene.

Oggi torniamo a parlarvi dell’importanza della wearable technology nella diagnosi del proprio stato di salute e del ruolo strategico che assume oggigiorno nella prevenzione e nella cura delle malattie. Lo facciamo ponendo l’attenzione sul dispositivo iTBra™, una nuova tecnologia sviluppata dalla start up americana Cyrcadia Health con la collaborazione di CiscoFlextronics e Stanford University, un nuovo wearable per la diagnosi precoce del tumore al seno. Perché l’attenzione degli esperti si è focalizzata su questa problematica? Facciamo il punto.

TUMORE-SENO-1Sono circa 283.000 i casi di tumori al seno registrati nel 2011 in America, secondo il National Cancer Institute. Numeri preoccupanti, destinati decisamente a salire. Gli studiosi sono convinti, infatti, che entro il 2030 i casi di cancro alla mammella potrebbero addirittura raddoppiare. In altre parole, negli Stati Uniti, circa 1 donna su 8 verrà colpita dal tumore al seno.
Anche se negli ultimi 20 anni la mortalità causata dal tumore al seno sembra essere diminuita del 38% (grazie soprattutto ai progressi nella terapia come, ad esempio, una chirurgia meno invasiva, l’introduzione di farmaci chemioterapici più efficaci e con minori effetti collaterali, ecc.), ad oggi il cancro alla mammella rappresenta il tumore più diffuso negli USA e la prima causa di mortalità nel sesso femminile.
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Oscar Lambrughi

Puntiamo sulla user experience: il caso di Roche e mySugr

Maggio 28, 2015 in Case Studies

mysugrIl settore Pharma può davvero riuscire a conquistare i consumatori attraverso le app proprio come ha fatto Apple? Forse sì o almeno così la pensa Simon Meier (venture capitalist di Roche Venture Fund), che ha recentemente investito un round di 4,8 milioni di dollari per la crescita e lo sviluppo delle applicazioni per la gestione del diabete della startup austriaca mySugr, che dal 2012 si occupa di realizzare prodotti digitali per aiutare i diabetici di tipo 1 e 2 a semplificare la gestione della loro malattia. Un’iniezione di liquidità che da un lato consentirà a mySugr – che al momento conta oltre 230.000 utenti registrati – di espandersi più rapidamente sul mercato e dall’altro a Roche di aprirsi al mondo delle app.
Quella di Roche sembra più un’eccezione che la regola, in un mondo (quello dell’industria farmaceutica) che da un lato si sta muovendo sempre di più per creare valore ovvero un reale beneficio terapeutico al di là del singolo farmaco (ne abbiamo parlato qui -> link al post “Beyond the pill – la nuove tendenza del pharma marketing”), ma che tuttavia – per quanto riguarda gli investitori e le società di venture capital – presenta ancora una certa riluttanza ad investire in sviluppatori di app.

Ma quali sono le ragioni che hanno reso mySugr così interessante ed appetibile al fondo, tanto ad essere – ad oggi – uno dei pochi gruppi di rischio nel mondo del Pharma ad investire in app e cosa potrebbe comportare un affare di questo tipo, se replicato/esportato, per l’industria farmaceutica?
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Oscar Lambrughi

Mental Health Apps Library e Big White Wall: la digitalizzazione della salute

Maggio 12, 2015 in Mobile pharma

Nuovi strumenti a servizio dell’e-mental health

Abbattere gli ostacoli che derivano dalla terapia tradizionale, migliorando l’accessibilità dei servizi sanitari: è questo l’obiettivo che si è posto il sistema sanitario inglese (NHS) attraverso il recente lancio della Mental Health Apps Library, la prima repository di app rivolta ai soggetti afflitti da patologie mentali (depressione, ansia e stress in primis) e il sostegno al servizio Big White Wall.
Per quale motivo l’attenzione dell’NHS si è concentrata su questo aspetto? Facciamo il punto.

23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa)
Sono circa 165 milioni le persone attualmente colpite da disturbi mentali in Europa (su un totale di 514 milioni ovvero circa il 38% della popolazione europea) con un impatto economico stimato di circa 798 miliardi di euro. Sono questi i dati che provengono dal 23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa), un summit che ha visto riuniti lo scorso marzo a Vienna oltre 78.500 psichiatri ed esperti provenienti da tutto il mondo per parlare di patologie psichiatriche. Al primo posto (in termine di frequenza) troviamo i disturbi d’ansia con oltre 61 milioni di malati (il 14% circa). Seguono insonnia, depressione maggiore, disturbi “somatoformi”, disturbi da iperattività e deficit dell’attenzione, dipendenza da alcol e/o droghe e demenza.

Numeri allarmanti, destinati decisamente a salire: si stima infatti che entro il 2030 le patologie psichiatriche potrebbero diventare le malattie più frequenti a livello mondiale. “Crude statistiche che descrivono un esercito che soffre” – afferma Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano nonché ex presidente della Società Europea di Psichiatria (Sip). Un tema scottante quello della salute mentale. Un problema che – secondo le autorità internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità in primis) – sta assumendo sempre di più i contorni di una “questione di sanità pubblica”, di una vera e propria sfida sanitaria del Terzo Millennio.
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Oscar Lambrughi

Beyond the pill: la nuova tendenza del pharma marketing

Maggio 11, 2015 in Web marketing

In un mercato fortemente competitivo e sovraffollato come quello del Pharma, catturare l’attenzione dei potenziali clienti è sempre più difficile. Gli stimoli a cui sono sottoposti i singoli individui sono tantissimi e il tempo per riuscire ad indirizzare o focalizzare la loro attenzione o interesse su un determinato prodotto è sempre più ridotto. I principali concorrenti sono, senza dubbio, i farmaci generici: prodotti con le stesse caratteristiche dei farmaci brandizzati, ma più economici.

Di fronte ad uno scenario come quello che abbiamo appena descritto, l’industria farmaceutica ha avvertito la necessità di un cambiamento radicale nel suo modello di business. Un cambiamento che possiamo definire inevitabile per poter rimanere rilevante sul mercato. Molte aziende del Pharma, infatti, hanno finalmente compreso la necessità di passare da una visione focalizzata unicamente sul prodotto ad un approccio “paziente-centrico” ovvero un approccio basato sui reali bisogni dei clienti, dei consumatori, dei pazienti, fornendo una gamma di servizi a valore aggiunto (per la maggior parte di carattere digitale), solitamente identificati con il termine Beyond the Pill.
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Oscar Lambrughi

Wearable device: la nuova frontiera dei big data in pharma

Aprile 16, 2015 in Mobile pharma

L’importanza della rilevazione dei dati biometrici del paziente nell’ individuazione di trattamenti e diagnosi personalizzate.

Costruire modelli predittivi per la prognosi e la diagnosi del nostro stato di salute sta diventando un fattore sempre più importante in medicina.

up-appcessories-mobileUno degli aspetti più interessanti dell’integrazione fra tecnologia e Big Data in pharma è sicuramente quello dell’apprendimento automatico (noto in letteratura con il nome di Machine Learning).

Il Machine Learning rappresenta, a tutti gli effetti, una delle aree fondamentali dell’intelligenza artificiale.  L’apprendimento automatico può avvenire catturando nuove caratteristiche interessanti da strutture di dati o da sensori allo scopo di analizzarle e valutarle in relazione alla variabile osservata per poi, alla fine, realizzare sistemi e algoritmi in grado di produrre nuova conoscenza.

Per decenni abbiamo sognato di poter realizzare software che potessero essere in grado di andare al di là della loro programmazione originaria e di “imparare” dall’esperienza pregressa per tarare i propri comportamenti in base alle necessità.

Anche se fino ad oggi non siamo ancora stati in grado di riprodurre sistemi di apprendimento automatico simili a quello umano, la direzione presa è quella. Recentemente i progressi negli algoritmi dei software hanno permesso di avvicinarsi sempre di più a questo nobile obiettivo prendendo ispirazione dalla natura ed integrando i processi biologici all’interno dei software. In che modo?
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Oscar Lambrughi

Mobile World Congress 2015: l’alba dei wearable device

Aprile 7, 2015 in Eventi pharma

Più di 93.000 visitatori provenienti da 200 paesi del mondo e una superficie espositiva di 100.000 mq netti in grado di accogliere ben 2.000 aziende espositrici. Numeri impressionanti per quello che può considerarsi, a tutti gli effetti, l’evento più importante del settore mobile: il Mobile World Congress 2015, l’Eldorado dello smartphone, una vera e propria vetrina mondiale, in cui tutti i produttori di smartphone esibiscono i loro “gioielli”.

mobile-world-congress-2015In questa decima edizione dell’evento, che si è tenuto a Barcellona dal 2 al 5 marzo, l’Internet of Things era presente ovunque. In ogni stand, anche se in forme diverse, era possibile sperimentare l’applicazione della tecnologia e osservare come prodotti e servizi mobile possono migliorare la vita quotidiana dei singoli soggetti e delle imprese in qualsiasi settore (mhealth incluso). “E’ stato uno spettacolo tremendamente emozionante” – ha detto John Hoffman, CEO della GSMA Ltd – “con importanti lanci di dispositivi, discussioni e dibattiti sul futuro della nostra industria e dimostrazioni di prodotti all’avanguardia e di servizi che i clienti stanno sperimentando adesso e che saranno disponibili a breve”.
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Oscar Lambrughi

Ces 2015: boom delle Appcessories e degli wearable device.

Marzo 3, 2015 in e-Health

Il settore m-health conquista la più importante fiera dell’elettronica di consumo al mondo.

Molti lo definiscono “un parco giochi per bambini cresciuti”. Quel che è certo è che il CES (Consumer Electronic Show)  – evento che si è tenuto a Las Vegas lo scorso gennaio – è uno degli eventi più seguiti dagli amanti della tecnologia, un appuntamento importante al quale prendono parte nuove start up e piccole e grandi aziende che operano nel settore dell’hi-tech, che scelgono questa manifestazione per presentare al mondo le proprie novità.

Oltre 3.500 espositori preces-2015senti quest’anno a quella che può definirsi, a tutti gli effetti, la più importante fiera dell’elettronica di consumo nel mondo. Dalle auto agli wearable device: CES è il momento in cui il sipario si leva sull’innovazione tecnologica del nuovo anno.

Fra gli oltre 20mila gadget presentati in questa edizione, non potevano mancare le Appcessories legate al mondo della salute e gli wearable device. Sicuramente molte di queste idee verranno dimenticate presto, altre invece entreranno probabilmente nella vita di tutti i giorni.

Il settore dell’healthcare si conferma, ancora una volta, al centro degli obiettivi dell’elettronica di consumo. Un vero e proprio boom di dispositivi e software per il monitoraggio della salute utilizzabili sia per integrare i servizi medici nei paesi industrializzati, sia per semplificare la diagnostica ed il primo intervento del personale medico impiegato in prima linea nelle situazioni di emergenza o nei paesi in via di sviluppo.
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Oscar Lambrughi

Linee guida FDA per Wearable device

Gennaio 22, 2015 in Mobile pharma

Il 20 gennaio 2015 la FDA ha pubblicato il documento quantified_robot

General Wellness:
Policy for Low Risk Devices.   (scarica PDF)

E’ un primo DRAFT relativo ai “nuovi dispositivi” indossabili, e che riguardano l’ambito salute.  Un segnale questo da parte dell’ente statunitense molto forte e importante di particolare attenzione verso un fenomeno attualissimo (oggi negli USA 1 persona su 4 è possessore di wearable device!).

Questa prima e ancora parziale pubblicazione delle linee guida ha fondamentalmente lo scopo di iniziare a tracciare in modo netto il solco che divide quelli che sono considerati i tradizionali medical device propriamente detti, o device ad alto rischio, da quelli (che sono oggetto della pubblicazione) che invece FDA chiama i device a basso rischio (testualmente: “LOW RISK PRODUCTS”) cioè i nuovi strumenti digitali/elettronici dedicati al mondo wellness ma che comunque hanno un impatto sulla salute.

Il documento della FDA (di fatto trattasi di una anticipazione) si occupa di definire quelli che sono i criteri con cui far rientrare nella categoria “LOW RISK PRODUCTS” i nuovi prodotti
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