5 trending topic dal Digital Health World Congress 2022
Agosto 3, 2022 in Pharma on line di
Lascia l’indirizzo email nel box a destra e sarai sempre aggiornato sul mondo del marketing e della comunicazione farmaceutica.
Tutto quello che c’è da sapere su digital health & technologies per non farsi trovare impreparati davanti alle sfide presenti e future nel Pharma & Healthcare.
Dal Digital Health World Congress 2022*,
i 5 hot-topic da tener presente quando si parla di digital health & technologies.
Ecco i principali argomenti presenti nel vasto repertorio tematico portato sul palco dai diversi relatori in quest’ultima edizione, tenutasi lo scorso maggio a Londra (UK):
1. Personalizzazione: l’importanza di un approccio human-centric
In primo piano l’importanza di avere un approccio human-centric, come vero cambio di paradigma che punta sempre di più alla personalizzazione della cura. Mettersi “nei panni” dei singoli pazienti può contribuire ad individuare la tecnologia più adatta da utilizzare, anziché focalizzarsi solo su ciò che essa “può fare”.
È il caso di HandHeld Health, un’azienda che ha fatto della personalizzazione e dell’approccio human-centric il proprio punto di forza per migliorare la gestione della BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Attraverso l’utilizzo di un’applicazione mobile dedicata, a ogni paziente viene fornito un programma di riabilitazione ottimizzato sulla base delle proprie esigenze di salute e che fornisce consigli utili basati sulle informazioni fornite in fase di profilazione.
Particolarmente emblematica, poi, una frase dell’intervento di Christina Busmalis (Director Life Sciences Industry Sales Leader, EMEA, Google), riportata qui di seguito:
“Non concentratevi su ciò che la tecnologia può fare, concentratevi su ciò che abbiamo bisogno che la tecnologia faccia.”
2. Intelligenza artificiale (AI)
L’A.I. continua a essere la parola d’ordine del 2022. Le tecnologie sanitarie digitali sono ormai in grado di raccogliere e collegare più fonti di dati, che, se utilizzati in modo efficace, possono fornire informazionipreziose e contribuire significativamente al miglioramento dei risultati raggiunti dai pazienti. Le informazioni consentono infatti di supportare gli HCP nel processo decisionale clinico, fornendo previsioni sempre più accurate degli esiti clinici.
Interessanti gli avanzamenti, in questo senso, di ELEM, l’azienda che, sfruttando l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, è riuscita a creare avatar computerizzati che imitano le funzioni vitali di un essere umano, comprese quelle di cellule, tessuti e organi. Questi avatar, disegnati sulla base di pazienti reali, possono far comprendere il funzionamento degli organi malati e aiutare così a determinare quali trattamenti possono favorire il ripristino delle funzioni vitali.
3. Sicurezza, regolamentazione e conformità
Un aspetto che ha destato non poche preoccupazioni tra i relatori partecipanti al congresso, è quello legato alla sicurezza, ovvero la necessità di garantire ai pazienti un’offerta di prodotti/sevizi digital health regolamentati e conformi a integrazione e supporto del percorso di cura.
Sono ancora molti, purtroppo, i prodotti digitali e le App che non soddisfano minimamente gli standard fondamentali in termini di privacy, validità e conformità al regolatorio.
Il dottor Lloyd Humphrey di Orcha ha dichiarato infatti, durante il suo intervento, che solo il 20% dei 365.000 prodotti per la salute digitale presenti sul mercato soddisfa gli standard fondamentali.
Un’ampiezza di scelta che va a discapito dei pazienti, sempre più esposti al rischio di utilizzo di applicazioni e device potenzialmente non sicuri e del tutto inefficaci.
È stata inoltre sottolineata l’importanza di predisporre un’infrastruttura digitale che possa supportare il costante aumento dei prodotti digitali destinati ai pazienti.
4. L’evoluzione della tele-assistenza
Nata alla fine degli anni ’60 con l’utilizzo delle linee telefoniche, la “tele-assistenza” è oggi l’erogazione di servizi di assistenza sanitaria e relativa gestione da remoto del paziente.
Durante la pandemia da COVID-19, a causa delle restrizioni sugli spostamenti e l’introduzione di nuove regole sul distanziamento sociale, si è reso necessario affidarsi sempre più alla Telemedicina, utilizzando piattaforme preesistenti e già disponibili come FaceTime, Skype, Zoom, e molti altri software di video-comunicazione per effettuare video-consulti e per interagire con il paziente.
La pandemia non ha semplicemente permesso l’accelerazione del digital nella sanità, in risposta alla crisi in atto, ma ha anche contribuito ad esempio ad aumentare il grado consapevolezza nei pazienti affetti da comorbilità che hanno difficoltà ad accedere alle strutture sanitarie, spingendoli a ricercare e utilizzare strumenti di digital health, come le app, per migliorare stile di vita, rapporto con il proprio medico e gestione della propria salute.
Oltre a gestire l’assistenza sanitaria in un ambiente remoto, la telemedicina può essere utilizzata anche per supportare una raccolta dati efficace durante gli studi clinici. Cristine Durán (Chief Digital Health Officer Global R&D, AstraZeneca) ha discusso i vantaggi della Telemedicina nella raccolta dei dati a distanza, affermando che fino al 70% dei dati può essere raccolto direttamente in ambiente domestico, utilizzando una tecnologia clinicamente validata.
- ESPERIENZA, COSTI, SOSTENIBILITÀ
Tra gli altri vantaggi, vi sono il miglioramento dell’esperienza del paziente, la riduzione dei costi e un’aumentata sostenibilità data dalla riduzione degli spostamenti.
A conferma delle enormi possibilità offerte dalla teleassistenza, VitalSight™ di OMRON ha dimostrato i vantaggi del monitoraggio remoto dei pazienti, progettato per coinvolgerli nella gestione attiva delle proprie condizioni di salute, incoraggiando il cambiamento di comportamento e rafforzando il rapporto paziente-medico.
5. Cambiamento di comportamento e di mentalità
Il fil-rouge di tutti gli interventi ospitati in questa edizione del Digital Health World Congress 2022 è stato il cambiamento di comportamento e di mentalità, con particolare focus sull’accettazione o resistenza di pazienti e operatori sanitari nei confronti dei prodotti/servizi di digital health.
In molti hanno voluto sottolineare come l’avvento di prodotti dedicati al benessere e alla salute della persona non sostituisca, né comprometta l’interazione umana tra operatori sanitari e pazienti, ma al contrario offra un’esperienza ancora più integrata e vicina alle esigenze di entrambe le parti.
Una maggior predisposizione dei pazienti all’uso di dispositivi e prodotti per monitorare la propria salute, offre infatti l’opportunità di un’analisi più approfondita dei dati biometrici e sanitari, al di fuori dei tempi di consultazione, supportando il follow-up terapeutico o una previsione di evoluzione della patologia.
*Come ogni anno il Digital Health World Congress, si è rivelato un evento straordinario a cui hanno preso parte i più importanti leader di pensiero della digital Health in un percorso esplorativo e di confronto sulle recenti evoluzioni dell’assistenza sanitaria e sulla definizione di nuove soluzioni digitali a supporto di operatori e pazienti.
Più di un centinaio di esperti e un calendario di due giorni fitto di interventi per discutere di tecnologia e innovazione nell’ambito healthcare, di digital transformation durante e post-pandemia e dinuove opportunità per affrontare al meglio le sfide future della sanità.