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Oscar Lambrughi

Perchè un ePatient Manifesto?

Luglio 24, 2014 in e-Health

epatient manifesto

L’ePatient Manifesto è stato pensato per essere “affisso” sul WEB, perché le situazioni sbagliate o insufficienti che siano, possono  cambiare solo agendo sulla cultura e sulla consapevolezza delle persone.
Il WEB e la socialità in rete sono un ottimo strumento per condividere le proprie idee e, così facendo, cercare di modificare le cose, in meglio.

Nello specifico dei contenuti e parlando della motivazione che ne ha originato l’esigenza, questa è da ritrovarsi nella mia personale considerazione che le “tecnologie” a disposizione, il web, il digital, il mobile, rappresentano una grandissima risorsa, ancora poco o pochissimo utilizzata, che potrebbe da una parte incidere nel miglioramento della qualità di vita delle persone, soprattutto se affette da patologie, e dall’altra incidere positivamente anche sulla loro salute.

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Oscar Lambrughi

Online il “Green Paper on mHealth”

Aprile 15, 2014 in Mobile pharma

Giovedì scorso, il 10 aprile, è stato pubblicato sul portale della Commissione europea il “Green Paper on mobile health”, vale a dire il documento con le linee guida sulle applicazioni sanitarie mobile.
Il Libro verde sarà oggetto di consultazione fino al 3 luglio 2014, la Comunità Europea vuole, infatti, stimolare un coinvolgimento di tutte le parti interessate per risolvere alcune questioni su come poter migliorare la salute e il benessere dei cittadini grazie al mHelath. Associazioni di consumatori e pazienti, operatori sanitari, autorità pubbliche, strutture sanitari (ospedali, cliniche…), ma anche sviluppatori di app, produttori di dispositivi mobili, fornitori di servizi e i singoli cittadini interessati sono quindi chiamati ad apportare suggerimenti su temi aperti tra cui quelli legati alla sicurezza delle app, alla privacy e all’utilizzo e protezione dei dati raccolti.
Entro il quarto trimestre del 2014 la Commissione intende pubblicare una sintesi dei feedback raccolti, per poi impegnarsi in eventuali azioni politiche nel 2015.
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Oscar Lambrughi

eHealth tra i medici di medicina generale europei

Aprile 11, 2014 in e-Health

Pubblicata la relazione finale dello studio “Benchmarking Deployment of eHealth among General Practitioners – 2013” della Commissione europea, che riporta un sondaggio di Medici di Medicina Generale (MMG), condotto in 31 Paesi (EU27 + Croazia, Islanda, Norvegia e Turchia) per valutare, misurare e spiegare i livelli di utilizzo servizi eHealth. È stato intervistato un campione casuale di 9.196 medici, con l’obiettivo di raccogliere informazioni sul ruolo dell’ehealth nella loro professione, importanti per valutare le potenzialità e i futuri sviluppi del digitali all’interno dei sistemi sanitari e nell’assistenza sociale.
L’indagine mostra che l’accesso e l’uso delle ICT di base, come può essere un computer connesso a Internet nella sala di consultazione, è diventata quasi universale in tutti i paesi (97% degli intervistati). Per quanto riguarda le funzionalità più avanzate, invece, come gli EHR – Electronic Health Records, HIE – Health Information Exchange, strumenti di telemedicina e le cartelle cliniche personali (PHR), i dati mostrano che sono necessari ulteriori progressi.
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Oscar Lambrughi

Può un game rilevare i sintomi dell’Alzheimer?

Marzo 19, 2014 in Case Studies

gamePfizer ha attivato una partnership con Akili Interactive Labs per condurre uno studio sulla piattaforma di giochi mobile Akili  (Project Evo), per  rilevare in pazienti sani primi eventuali indizi del morbo di Alzheimer.  Si tratta della prima volta che una grande azienda pharma testa l’utilizzo di un game mobile come strumento clinico per individuare i primi sintomi di una patologia.

Pfizer effettuerà un test clinico che andrà a valutare soggetti anziani sani. Lo studio coinvolge 100 partecipanti, che per un mese dovranno giocare ogni giorno una partita, restando in casa propria, mentre i ricercatori visionano i dati raccolti e distinguono i vari marcatori di rischio.
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Oscar Lambrughi

Care4today per l’aderenza alla terapia

Marzo 12, 2014 in Mobile pharma

L’aderenza al trattamento terapeutico nei Paesi occidentali, tra i pazienti affetti da malattie croniche, arriva solo al 50% (Il “Manifesto per l’aderenza alla terapia farmacologica sul territorio italiano”). La scarsa aderenza si manifesta principalmente nel saltare l’assunzione del farmaco o nel ritardarla rispetto all’orario previsto.

Una scarsa aderenza alla terapia può essere causa dell’inefficacia del trattamento, oltre che di effetti collaterali per interruzione terapia o sovradosaggio. Le conseguenze della mancata aderenza sono cliniche e psicosociali per i pazienti, con un impatto negativo sulla qualità di vita, ma anche economiche se si considera lo spreco di risorse del sistema sanitario nazionale.

La tecnologia può essere uno strumento utile  per offrire dei miglioramenti al problema dell’aderenza alla terapia farmacologica, grazie a sistemi:

  • di monitoraggio delle prescrizioni, che permettono di raccogliere dati;
  • per la misurazione dei livelli di aderenza, come dispositivi per la somministrazione del trattamento (ad esempio di auto-iniezione) che, registrano le dosi assunte;
  • per facilitare la comunicazione medico e paziente e coinvolgerlo nel proprio percorso terapeutico.

Care4Today2Janssen, l’estate scorsa, ha lanciato la piattaforma Care4Today per promuovere un programma di aderenza, che offre al paziente promemoria personalizzati per la corretta assunzione dei farmaci e per rinnovare le prescrizioni, oltre che la possibilità di comunicare con il medico.
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Oscar Lambrughi

Gamification: Monster Manor per i bambini con diabete

Febbraio 20, 2014 in Case Studies

sanofi-monster-manorSanofi ha lanciato una nuova applicazione Monster Manor, per i bambini che soffrono di diabete di tipo 1, per aiutarli a gestire le propria condizione. Si tratta di un vero e proprio game che permette ai piccoli pazienti di tenere, giocando e divertendosi, sotto controllo la patologia.

Il gioco/app è stato sviluppato insieme all’aziende Ayogo Health e Diabetes UK e cerca di incoraggiare i bambini a registrare i loro livelli di glucosio nel sangue su base regolare. Il game, infatti, è dedicato ai bambini di età dai 6 e 13/14 anni con diabete di tipo 1 che stanno iniziando ad avere delle responsabilità crescenti per i test e la registrazione della propria glicemia. L’applicazione Monster Manor funziona tramite un sistema di gamification per premiare i bambini che tengono monitorato il livello di glucosio nel sangue con incentivi all’interno del gioco. Nello spirito che “ogni test è un buon test” ogni volta che viene effettuato, il gioco premia con una moneta d’oro, con cui i bambini potranno creare mostri, sbloccare stanze e avanzare all’interno di Monster Manor.

Il gioco è integrato, inoltre, con il  BlueLoop diabetes tracking app, che permette ai bambini di accedere facilmente a tutte le loro informazioni sul diabete e ai genitori di monitorare e restare informati sempre e ovunque.
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Oscar Lambrughi

Nice Guidelines: la nuova app per i medici

Novembre 17, 2013 in Mobile pharma

nice appLe Nice Guidelines sono disponibili liberamente a tutti i medici inglesi, grazie alla nuova app (sia per Apple sia per Android).

Il National Institute for Health and Clinical Excellence rende accessibili le proprie lineeguida, in modo da promuovere la conoscenza e la gestione terapeutica in base alle migliori pratiche.

Queste linee guida sono, infatti, degli utili strumenti sia per la diagnosi e sia per la gestione del trattamento terapeutico, di conseguenza averli facilmente su mobile potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità della cura del paziente.

Ad oggi, ci sono diverse applicazioni aggregatori di contenuti medici, ma ora NICE ha pubblicato la sua app ufficiale.

L’applicazione si apre con una serie di opzioni per identificare le lineeguida cliniche, con la possibilità di cercare una specifica area terapeutica, accedere a segnalibri salvati in precedenza, o sfogliare una serie di documenti orientativi sul servizio sanitario. C’è la possibilità di condividere sia capitoli specifici o l’intero contenuto via email. L’interfaccia utente è tutto ben progettato, veloce e reattivo.

L’applicazione aggiorna periodicamente le linee guida. Questo assicura al medico di avere con se sempre l’ultima guida, accessibile anche senza connessione.
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Oscar Lambrughi

Pubblicate le linee guida FDA per le app mediche

Ottobre 4, 2013 in Mobile pharma

medical-appLa FDA ha pubblicato le linee guida per “Mobile Medical Applications”, con regole più severe per i produttori di app mediche, che potranno essere pubblicare solo dopo il via libera dell’Agenzia, come avviene per i farmaci e i medical device.
La prima versione del documento era stato pubblicato nel luglio 2011 e in questo lasso di tempo la FDA ha raccolto oltre 130 commenti da parte pubblico, che sono stati rivisti e considerati nella redazione della guida finale. In attesa dell’approvazione del documento governativo,l’azienda americana Happtique si era attivata per sviluppare un programma di app certification, per verificare l’operatività, la sicurezza, il rispetto della privacy e il contenuto delle app, lanciando successivamente il progetto pilota mRx, per permettere ai medici di prescrivere applicazioni mHealth ai propri pazienti.

Ora con il “Mobile Medical Applications” la FDA vuole dare agli sviluppatori una serie di norme su come realizzare le applicazioni, oltre che fornire una chiara tabella di marcia per determinare l’iter di comunicazione e di supervisione della FDA, necessario prima della pubblicazione delle app.

La stragrande maggioranza delle applicazioni di assistenza sanitaria non pone a rischio il consumatore in caso di malfunzionamento e non sarà regolato a livello federale”, precisa l’Fda. “La nostra attenzione si rivolgerà alle applicazioni più complesse che svolgono test e funzioni riservate a diretto controllo medico, come gli strumenti che consentono di scattare fotografie ai timpani o di monitorare la funzione polmonare”.

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Oscar Lambrughi

Healthcare Appcessories: protagonisti della prossima rivoluzione digitale

Agosto 28, 2013 in e-Health

In un mio post di febbraio ho scritto di quanto l’auto-diagnosi eseguita tramite smartphone abbia dato impulso a un mercato tanto creativo quanto ambizioso. La crescente necessità del paziente di ricevere informazioni precise e su misura, trova un ottimo alleato nei mobile devices e nelle app, quest’ultime, sfruttando i sensori ospitati da smartphone e tablet, riescono a rilevare i segnali vitali del paziente per poi tradurli in informazioni sullo stato di salute e sulla terapia adottata.

La scansione dei segnali biometrici tramite smartphone è una tecnologia adottata anche in altri ambiti, soprattutto in quello sportivo, ma ancora una volta è l’industria farmaceutica a dare nuovi stimoli al settore.
Secondo quanto emerso dall’ultimo Engadget Expand 2013 – importante esposizione per dispositivi tecnologicamente avanzati, svoltasi a San Francisco a marzo di quest’anno – saranno l’industria del Pharma e dell’Healthcare a dare ispirazione per i digital devices di prossima generazione.  Nel corso dell’evento si è parlato di come il progresso tecnologico e culturale dell’era di internet abbia accorciato le distanze tra le persone, permettendo loro di condividere esperienze e conoscenze in modo diretto, ma si è anche discusso del fatto che ancora oggi esistono informazioni di importanza vitale che risultano essere inaccessibili.

In ogni istante il nostro corpo produce una quantità enorme di “dati”, ma nella maggior parte dei casi vengono raccolti e analizzati solo durante sporadiche visite mediche, che di certo non bastano a sviluppare un quadro clinico completo.
Considerando il ruolo fondamentale che giocano la prevenzione e la diagnosi precoce, raccogliere in modo semplice informazioni sullo stato di salute migliorerebbe in modo sensibilie la qualità della vita, per questa ragione la semplificazione dell’accesso ai dati biometrici è la nuova sfida tecnologica e i partner naturali sono le industrie farmaceutiche.
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Oscar Lambrughi

L’E-mental health: il caso inglese

Febbraio 21, 2013 in Case Studies

e-mental-healthIl 30 gennaio scorso il National Health Service (NHS), sistema sanitario nazionale inglese, ha pubblicato un report in cui si parla degli effetti positivi dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per migliorare e curare la salute mentale dei cittadini.

Il tema principale del documento è dunque quello dell’e-mental health e in questo post desidero riassumerne i punti principali perché ,avendo parlato in post precedenti di e-health , è molto interessante vedere una possibile applicazione di tali tecnologie in un area terapeutica, quella dei disordini mentali, in cui sia la cura che la prevenzione stanno diventando fondamentali con l’aumentarne dell’incidenza di questo tipo di disturbi sulla popolazione.

I servizi di e-mental health comprendono delle terapie che vengono somministrate da remoto via internet o via telefono. Questi servizi possono comprendere una generale promozione di un corretto stile di vita, un intervento preventivo per condizioni non ancora di tipo clinico e servizi di consulenza e supporto attraverso gruppi di chat, fino ad arrivare alla somministrazione via internet di terapie cliniche da parte di medici specialistici.
L’esigenza di somministrare questi servizi attraverso i nuovi supporti tecnologici scaturisce principalmente dalla necessità di diminuirne l’incidenza sulla spesa della sanità nazionale. Da una parte aumenta la percentuale delle persone che potenzialmente potrebbero essere affette da qualche patologia o disturbo mentale, dall’altra i sistemi sanitari si vedono costretti a trovare delle soluzioni efficaci in grado di abbattere i costi. Nel caso del Regno Unito, la percentuale della popolazione che potrebbe essere affetta da disordini mentali è passata dal 15.5% del 1993 al 17,6% del 2007 e un report recente della London School of Economics ha stimato che solo un quarto di coloro che sono affetti da disturbi d’ansia in Inghilterra sono in trattamento. Inoltre il Center for Mental Health ha calcolato che i costi derivanti dai disturbi mentali in Inghilterra ammontano a 105,2 miliardi di sterline e il sistema sanitario nazionale ha stimato che, per riuscire a soddisfare la crescente domanda, dovrebbe riuscire a risparmiare 20 miliardi di sterline entro il 2014 per poterli reinvestire in servizi per migliorare la salute mentale dei cittadini a livello nazionale.
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