La reputation corporate delle aziende pharma

Marzo 1, 2013 in Web marketing di Oscar Lambrughi

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A inizio anno è stata pubblicata un’interessante survey di PatientView: “The corporate reputation of pharma – the patient prospective”. Riportiamo di seguito i dati di principale interesse.

Nei mesi di novembre e dicembre 2012 sono state intervistate ben 600 associazioni di pazienti a livello internazionale (con sede in 56 paesi), nazionale (Gran Bretagna)e regionale (locale), chiedendo loro di dare opinioni e valutare la reputazione di 29 aziende farmaceutiche. Nel 2012 il 72% delle risposte provengono da associazioni di pazienti europee, mentre nel 2011 il 70%.
Questa particolare analisi è stata svolta anche l’anno precedente, così che è stato possibile fare un utile confronto.

Sei gli indicatori utilizzati per valutare la reputazione aziendale:

  • Se l’azienda ha un’efficace strategia centrata sul paziente
  • La qualità delle informazioni che l’azienda fornisce ai pazienti.
  • L’azienda garantisce la sicurezza dei pazienti.
  • L’utilità per i pazienti dei prodotti dell’azienda.
  • Essere trasparente con gli stakeholder esterni.
  • Se la società agisce con integrità

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La top ten delle aziende classificate per il 2012:

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Lundbeck dal terzo posto del 2011 sale al primo. Secondo gli e-patient l’azienda fornisce informazioni di qualità oltre che garanire la sicurezza dei dati dei pazienti. Il secondo posto di Gilead, che ricordiamo essere al decimo nel 2011, potrebbe, invece, dipendere dal fatto che nell’ultimo anno ha aggiunto nuovi prodotti nel suo portfolio R&D, oltre che aver investito nell’area terapeutica dell’epatite C (area di interesse a molti gruppi di pazienti intervistati). Gli e-patients hanno sottolineato l’alta qualità dei prodotti e dato anche un alto punteggio per la valutazione della strategia centrata sul paziente dell’azienda.

A ogni gruppo di pazienti intervistati è stato, infatti, chiesto (come abbiamo visto tra gli indicatori di valutazione) di indicare le tre società con una più efficace strategia incentrata sul paziente.
Il 10,8% degli intervistati ritiene che le aziende non dispongono di una efficace strategia centrata sul paziente, mentre il 25,4% non hanno fornito un nome. Di seguito la classifica che ne emerge.

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