Pharma 2.0? No, siamo già pronti per il 3.0!
Febbraio 6, 2012 in Pharma on line
La spesa sanitaria continua a crescere a tassi che sono insostenibili per la maggior parte dei governi e di conseguenza, una delle loro priorità è quella di aumentare l’efficienza del proprio sistema sanitario.
Al di là dell’influenza dei tagli alle spese sanitarie, che le aziende farmaceutiche stanno affrontando attraverso una politica di diversificazione di prodotto, l’attuale scenario crea i presupposti affinché le aziende dimostrino visibilmente il valore che sono in grado di apportare al sistema sanitario.
Nel loro report annuale “Progressions 2011” , gli analisti della Ernst & Young affermano che il settore farmaceutico è passato da un modello a forte integrazione verticale basato sui “blockbuster”, il Pharma 1.0, al modello attuale di Pharma 2.0, basato sulla diversificazione, e che oggi si sta muovendo gradualmente verso la nuova frontiera del Pharma 3.0.
Nel passaggio dal Pharma 1.0 al Pharma 2.0, le aziende del settore hanno diversificato il proprio portfolio prodotti, reso più flessibile e indipendente la R&D, sviluppato partnership con imprese biotecnologiche e centri di ricerca universitari e hanno delocalizzato molte funzioni marginali. In breve, la trasformazione in Pharma 2.0 consiste nello spostarsi verso un modello di mercato efficiente dal punto di vista dei costi e diversificato dal punto di vista dei prodotti e dei mercati.
Se è vero che le aziende farmaceutiche stanno ancora lavorando nel passaggio descritto sopra, è vero anche che stanno subendo una spinta verso il prossimo step di cambiamento: il Pharma 3.0. In quest’ultima fase, le aziende avranno successo o meno in base non a quante unità di prodotto venderanno, ma in relazione alla loro capacità di migliorare gli “health outcomes”, ovvero nel dimostrare il valore che effettivamente apportano al sistema sanitario e ai propri consumatori.
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