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Oscar Lambrughi

Il digital sta cambiando il modello di Go to Market

Marzo 15, 2018 in e-Health, Mobile pharma, Pharma on line

In Italia tra medici e pazienti crescono gli utilizzatori di servizi online e la disponibilità a relazionarsi in modo virtuale. Le aziende devono integrare la fornitura del farmaco, con servizi e piattaforme dedicate per la gestione e il supporto terapeutico, basate su device e app.

LO SVILUPPO DELL’ HEALTHCARE CONSUMERIZATION

Lo scorso anno ho scritto che i cambiamenti tecnologici stavano accrescendo il ruolo del paziente all’interno del proprio medical journey creando il nuovo fenomeno della “healthcare consumerization”. Fenomeno che oggi è fortemente in sviluppo, in particolare in Uk e Usa. Ad esempio, in Gb, un paziente utilizzando l’applicazione Your.Md può accedere a contenuti e servizi innovativi, quali il “digital symptoms checker” basato sull’elaborazione intelligente di tutta la letteratura scientifica dell’Nhs (National health service), la “tele-visita” e la prescrizione online con consegna dei farmaci a domicilio.

Mentre negli Usa si consolida la presenza di assicurazioni di nuova generazione, quali OscarHealth definito in Silicon Valley “l’unicorno del digital health” con i suoi servizi fruibili in modalità e.commerce sia da privati che da aziende. Oppure si affacciano nuovi servizi sul web come il recentissimo Getroman.com, dedicato alla disfunzione erettile: anche in questo caso tutto il percorso è esclusivamente online, dal riscontro della sintomatologia, alla “visita” e alla diagnosi, con successiva consegna del farmaco.

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Oscar Lambrughi

Il paziente al centro di tutto

Maggio 31, 2016 in Mobile pharma

pwcSi è parlato di un nuovo tipo di “consumer”, molto più esigente rispetto a qualche decennio fa e proprio questo suo atteggiamento ha reso possibile l’affacciarsi di nuovi operatori nel campo dell’healthcare.

Le persone, ma chiamiamoli tranquillamente i consumatori, stanno beneficiando sempre più di un accesso senza precedenti a tutta una serie di informazioni sulla loro salute, col risultato di aumentare esponenzialmente la loro consapevolezza e la loro capacità di discernimento.

Quando colpiti da una patologia, i pazienti ora pretendono dei servizi all’avanguardia, trasparenti, convenienti e personalizzati. Se guardiamo gli USA (con un sistema salute certamente diverso da quello italiano ma comunque paese quasi sempre anticipatore rispetto all’Italia) notiamo che un agile settore privato ha trovato terreno fertile in cui inserirsi per fornire nuove forme di assistenza e supporto sanitario, in linea coi desiderato dei customer. Leggi il resto di questa voce →

Oscar Lambrughi

APPLE WATCH E SALUTE: LA RIVOLUZIONE DEI METODI DI DIAGNOSI

Agosto 12, 2015 in Mobile pharma

Nei prossimi anni, l’impiego dei wearable device in ambito sanitario potrebbe aprire nuove frontiere mai esplorate, sia per quanto riguarda la registrazione dei dati biometrici dei pazienti, sia per quanto riguarda la capacità di formulare diagnosi tempestive in tempi sempre più ristretti, ma tutto dipende da quanto questa tecnologia riuscirà a prendere piede. A tal proposito il rilascio di Apple Watch potrà fornire delle indicazioni più chiare sull’avvenire degli smartwatch in generale.

Apple-Watch-smartphoneL’ingresso in campo di Apple prometteva di dare una scossa al settore, e così è stato. Nonostante il lieve ritardo rispetto alla concorrenza, Apple Watch si è dimostrato fin da subito altamente competitivo, riuscendo in pochissimo tempo a superare i dati di vendita annuali di tutti i prodotti Android Wear. Samsung, Motorola e LG provano a vedere il bicchiere mezzo pieno, in quanto l’exploit dello smartwatch con la mela potrebbe creare nel pubblico un maggiore interesse verso una serie di prodotti che fino a questo momento non sta rendendo come sperato.
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Oscar Lambrughi

Mental Health Apps Library e Big White Wall: la digitalizzazione della salute

Maggio 12, 2015 in Mobile pharma

Nuovi strumenti a servizio dell’e-mental health

Abbattere gli ostacoli che derivano dalla terapia tradizionale, migliorando l’accessibilità dei servizi sanitari: è questo l’obiettivo che si è posto il sistema sanitario inglese (NHS) attraverso il recente lancio della Mental Health Apps Library, la prima repository di app rivolta ai soggetti afflitti da patologie mentali (depressione, ansia e stress in primis) e il sostegno al servizio Big White Wall.
Per quale motivo l’attenzione dell’NHS si è concentrata su questo aspetto? Facciamo il punto.

23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa)
Sono circa 165 milioni le persone attualmente colpite da disturbi mentali in Europa (su un totale di 514 milioni ovvero circa il 38% della popolazione europea) con un impatto economico stimato di circa 798 miliardi di euro. Sono questi i dati che provengono dal 23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa), un summit che ha visto riuniti lo scorso marzo a Vienna oltre 78.500 psichiatri ed esperti provenienti da tutto il mondo per parlare di patologie psichiatriche. Al primo posto (in termine di frequenza) troviamo i disturbi d’ansia con oltre 61 milioni di malati (il 14% circa). Seguono insonnia, depressione maggiore, disturbi “somatoformi”, disturbi da iperattività e deficit dell’attenzione, dipendenza da alcol e/o droghe e demenza.

Numeri allarmanti, destinati decisamente a salire: si stima infatti che entro il 2030 le patologie psichiatriche potrebbero diventare le malattie più frequenti a livello mondiale. “Crude statistiche che descrivono un esercito che soffre” – afferma Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano nonché ex presidente della Società Europea di Psichiatria (Sip). Un tema scottante quello della salute mentale. Un problema che – secondo le autorità internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità in primis) – sta assumendo sempre di più i contorni di una “questione di sanità pubblica”, di una vera e propria sfida sanitaria del Terzo Millennio.
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Oscar Lambrughi

Wearable device: la nuova frontiera dei big data in pharma

Aprile 16, 2015 in Mobile pharma

L’importanza della rilevazione dei dati biometrici del paziente nell’ individuazione di trattamenti e diagnosi personalizzate.

Costruire modelli predittivi per la prognosi e la diagnosi del nostro stato di salute sta diventando un fattore sempre più importante in medicina.

up-appcessories-mobileUno degli aspetti più interessanti dell’integrazione fra tecnologia e Big Data in pharma è sicuramente quello dell’apprendimento automatico (noto in letteratura con il nome di Machine Learning).

Il Machine Learning rappresenta, a tutti gli effetti, una delle aree fondamentali dell’intelligenza artificiale.  L’apprendimento automatico può avvenire catturando nuove caratteristiche interessanti da strutture di dati o da sensori allo scopo di analizzarle e valutarle in relazione alla variabile osservata per poi, alla fine, realizzare sistemi e algoritmi in grado di produrre nuova conoscenza.

Per decenni abbiamo sognato di poter realizzare software che potessero essere in grado di andare al di là della loro programmazione originaria e di “imparare” dall’esperienza pregressa per tarare i propri comportamenti in base alle necessità.

Anche se fino ad oggi non siamo ancora stati in grado di riprodurre sistemi di apprendimento automatico simili a quello umano, la direzione presa è quella. Recentemente i progressi negli algoritmi dei software hanno permesso di avvicinarsi sempre di più a questo nobile obiettivo prendendo ispirazione dalla natura ed integrando i processi biologici all’interno dei software. In che modo?
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Oscar Lambrughi

Linee guida FDA per Wearable device

Gennaio 22, 2015 in Mobile pharma

Il 20 gennaio 2015 la FDA ha pubblicato il documento quantified_robot

General Wellness:
Policy for Low Risk Devices.   (scarica PDF)

E’ un primo DRAFT relativo ai “nuovi dispositivi” indossabili, e che riguardano l’ambito salute.  Un segnale questo da parte dell’ente statunitense molto forte e importante di particolare attenzione verso un fenomeno attualissimo (oggi negli USA 1 persona su 4 è possessore di wearable device!).

Questa prima e ancora parziale pubblicazione delle linee guida ha fondamentalmente lo scopo di iniziare a tracciare in modo netto il solco che divide quelli che sono considerati i tradizionali medical device propriamente detti, o device ad alto rischio, da quelli (che sono oggetto della pubblicazione) che invece FDA chiama i device a basso rischio (testualmente: “LOW RISK PRODUCTS”) cioè i nuovi strumenti digitali/elettronici dedicati al mondo wellness ma che comunque hanno un impatto sulla salute.

Il documento della FDA (di fatto trattasi di una anticipazione) si occupa di definire quelli che sono i criteri con cui far rientrare nella categoria “LOW RISK PRODUCTS” i nuovi prodotti
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Oscar Lambrughi

Online il “Green Paper on mHealth”

Aprile 15, 2014 in Mobile pharma

Giovedì scorso, il 10 aprile, è stato pubblicato sul portale della Commissione europea il “Green Paper on mobile health”, vale a dire il documento con le linee guida sulle applicazioni sanitarie mobile.
Il Libro verde sarà oggetto di consultazione fino al 3 luglio 2014, la Comunità Europea vuole, infatti, stimolare un coinvolgimento di tutte le parti interessate per risolvere alcune questioni su come poter migliorare la salute e il benessere dei cittadini grazie al mHelath. Associazioni di consumatori e pazienti, operatori sanitari, autorità pubbliche, strutture sanitari (ospedali, cliniche…), ma anche sviluppatori di app, produttori di dispositivi mobili, fornitori di servizi e i singoli cittadini interessati sono quindi chiamati ad apportare suggerimenti su temi aperti tra cui quelli legati alla sicurezza delle app, alla privacy e all’utilizzo e protezione dei dati raccolti.
Entro il quarto trimestre del 2014 la Commissione intende pubblicare una sintesi dei feedback raccolti, per poi impegnarsi in eventuali azioni politiche nel 2015.
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Oscar Lambrughi

Care4today per l’aderenza alla terapia

Marzo 12, 2014 in Mobile pharma

L’aderenza al trattamento terapeutico nei Paesi occidentali, tra i pazienti affetti da malattie croniche, arriva solo al 50% (Il “Manifesto per l’aderenza alla terapia farmacologica sul territorio italiano”). La scarsa aderenza si manifesta principalmente nel saltare l’assunzione del farmaco o nel ritardarla rispetto all’orario previsto.

Una scarsa aderenza alla terapia può essere causa dell’inefficacia del trattamento, oltre che di effetti collaterali per interruzione terapia o sovradosaggio. Le conseguenze della mancata aderenza sono cliniche e psicosociali per i pazienti, con un impatto negativo sulla qualità di vita, ma anche economiche se si considera lo spreco di risorse del sistema sanitario nazionale.

La tecnologia può essere uno strumento utile  per offrire dei miglioramenti al problema dell’aderenza alla terapia farmacologica, grazie a sistemi:

  • di monitoraggio delle prescrizioni, che permettono di raccogliere dati;
  • per la misurazione dei livelli di aderenza, come dispositivi per la somministrazione del trattamento (ad esempio di auto-iniezione) che, registrano le dosi assunte;
  • per facilitare la comunicazione medico e paziente e coinvolgerlo nel proprio percorso terapeutico.

Care4Today2Janssen, l’estate scorsa, ha lanciato la piattaforma Care4Today per promuovere un programma di aderenza, che offre al paziente promemoria personalizzati per la corretta assunzione dei farmaci e per rinnovare le prescrizioni, oltre che la possibilità di comunicare con il medico.
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Oscar Lambrughi

Diabetes App Market Report 2014

Febbraio 12, 2014 in Mobile pharma

Pubblicato il Diabete App Market Report 2014 da Research2Guidance. Si tratta di un’analisi completa sulle applicazioni mobile dedicate al diabete, le best practice e le tendenze del mercato.
Il diabete è una patologia sempre più diffusa, nel 2013 si stima siano 382 milione le persone in tutto il mondo a soffrirne e si stima che entro il 2035 il numero possa crescere a 592 milioni (IDF Diabetes Atlas, 6 ªedition); si tratta di una malattia cronica e i pazienti devono necessariamente imparare a convivere con esse. Le applicazioni mobile da questo punto di vista possono essere un aiuto concreto alla gestione quotidiana del diabete, non solo per il monitoraggio i parametri, ma anche per l’aderenza al trattamento terapeutico e di conseguenza di ridurre i costi sanitari.diabetes-apps

Il rapporto, acquistabile sul sito web, prende in esame le app per il diabete dal 2008 al 2013 (si tratta di 1.100 app), fornendo un’interessante prospettiva per il futuro. Interessanti i dati che riguardano l’effettivo utilizzo di queste applicazioni da parte dei pazienti e l’analisi per le prospettive future di crescita di tale mercato.
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Oscar Lambrughi

Nice Guidelines: la nuova app per i medici

Novembre 17, 2013 in Mobile pharma

nice appLe Nice Guidelines sono disponibili liberamente a tutti i medici inglesi, grazie alla nuova app (sia per Apple sia per Android).

Il National Institute for Health and Clinical Excellence rende accessibili le proprie lineeguida, in modo da promuovere la conoscenza e la gestione terapeutica in base alle migliori pratiche.

Queste linee guida sono, infatti, degli utili strumenti sia per la diagnosi e sia per la gestione del trattamento terapeutico, di conseguenza averli facilmente su mobile potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità della cura del paziente.

Ad oggi, ci sono diverse applicazioni aggregatori di contenuti medici, ma ora NICE ha pubblicato la sua app ufficiale.

L’applicazione si apre con una serie di opzioni per identificare le lineeguida cliniche, con la possibilità di cercare una specifica area terapeutica, accedere a segnalibri salvati in precedenza, o sfogliare una serie di documenti orientativi sul servizio sanitario. C’è la possibilità di condividere sia capitoli specifici o l’intero contenuto via email. L’interfaccia utente è tutto ben progettato, veloce e reattivo.

L’applicazione aggiorna periodicamente le linee guida. Questo assicura al medico di avere con se sempre l’ultima guida, accessibile anche senza connessione.
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