Ces 2015: boom delle Appcessories e degli wearable device.

Marzo 3, 2015 in e-Health di Oscar Lambrughi

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Il settore m-health conquista la più importante fiera dell’elettronica di consumo al mondo.

Molti lo definiscono “un parco giochi per bambini cresciuti”. Quel che è certo è che il CES (Consumer Electronic Show)  – evento che si è tenuto a Las Vegas lo scorso gennaio – è uno degli eventi più seguiti dagli amanti della tecnologia, un appuntamento importante al quale prendono parte nuove start up e piccole e grandi aziende che operano nel settore dell’hi-tech, che scelgono questa manifestazione per presentare al mondo le proprie novità.

Oltre 3.500 espositori preces-2015senti quest’anno a quella che può definirsi, a tutti gli effetti, la più importante fiera dell’elettronica di consumo nel mondo. Dalle auto agli wearable device: CES è il momento in cui il sipario si leva sull’innovazione tecnologica del nuovo anno.

Fra gli oltre 20mila gadget presentati in questa edizione, non potevano mancare le Appcessories legate al mondo della salute e gli wearable device. Sicuramente molte di queste idee verranno dimenticate presto, altre invece entreranno probabilmente nella vita di tutti i giorni.

Il settore dell’healthcare si conferma, ancora una volta, al centro degli obiettivi dell’elettronica di consumo. Un vero e proprio boom di dispositivi e software per il monitoraggio della salute utilizzabili sia per integrare i servizi medici nei paesi industrializzati, sia per semplificare la diagnostica ed il primo intervento del personale medico impiegato in prima linea nelle situazioni di emergenza o nei paesi in via di sviluppo.

digital_health_summitUno degli argomenti più importanti di cui si è parlato al Digital Health Summit (uno speciale panel interno al CES dedicato al settore della salute) è l’ e-health.
La convergenza della tecnologia mobile, cloud computing, wireless a banda larga e wearable ha introdotto tantissime nuove possibilità nel mercato. Secondo gli esperti nei prossimi anni assisteremo a un vertiginoso aumento dell’uso di queste tecnologie. Soltanto negli USA si stima, infatti, che si riusciranno a toccare i 16 milioni di utenti. Un trend in crescita, quindi, considerati gli enormi vantaggi in termini di praticità e di riduzione di costi.

Durante l’incontro si sono affrontati anche altri argomenti (come ad esempio la nanotecnologia, la wearable technology, la stampa 3d e l’intelligenza artificiale), ma con l’obiettivo primario di approfondire il ruolo e le potenzialità di questi strumenti a supporto della medicina “digitale”.

Il nostro corpo produce un’enorme quantità di “dati”, ma nella maggior parte dei casi sono analizzati solo durante sporadiche visite mediche che di certo non bastano a sviluppare un quadro clinico completo. Da questo punto di vista lo smartphone, rilevando i segnali vitali del paziente per poi tradurli in informazioni sul suo stato di salute, può rappresentare un valido strumento per l’auto-diagnosi o per rilevare più facilmente sintomi difficili da identificare o, meglio ancora, per gestire le piccole emergenze prima di rivolgersi al proprio medico.

«L’intelligenza artificiale può fare praticamente di tutto – ha affermato Daniel Kraft della Singularity University – incluso aiutare un medico a seguire la salute del paziente per trovare segni pericolosi dell’arrivo di un attacco di cuore o di un ictus. Se si mescola l’intelligenza artificiale con i dati si può avere un vero e proprio “Gps della salute”».

Possiamo affermare, quindi, che Appcessories, wearable device e e-health giocano un ruolo sempre più importante nella prevenzione e diagnosi precoce e nel monitoraggio della salute.

wearable-device-pacifiMa vediamo assieme alcuni digital device e Appcessories presentati al CES e quali trend sono emersi in quest’ultima edizione. Come nel 2014, i wearable device hanno giocato un ruolo decisivo.
Molte le soluzioni ai problemi pratici (come ad esempio i dispositivi in grado di rilevare i raggi UV in tempo reale, mandando messaggi di allarme in caso di esposizione prolungata o come “Pacif-i” , il ciuccio bluetooth in grado di monitorare la temperatura del neonato ed inviare le informazioni in tempo reale allo smartphone dei genitori.

 

WEARABLE-DEVICE-vetaFra le novità di questa edizione non possiamo sicuramente tralasciare Case Veta, la nuova custodia intelligente per l’Epipen (l’autoiniettore studiato per fornire una dose misurata di epinefrina da utilizzare in caso di emergenza, ovvero in caso di attacco allergico o di shock anafilattico). Case Veta è sicuramente uno fra i più interessanti accessori per iPhone che abbiamo visto quest’anno. Non solo è in grado di conservare in modo sicuro l’Epipen, ma grazie ai particolari sensori installati sulla custodia che ne rilevano l’apertura, è in grado di avvertire automaticamente la famiglia (o qualsiasi contatto precedentemente associato alla rete di intervento) in caso di attacco allergico. Ma non è tutto. Il case integra un sensore in grado di misurare i cambiamenti di temperatura che potrebbero compromettere l’efficacia dell’epinefrina, avvisando l’utente tramite il proprio smartphone. Un importante dispositivo per il monitoraggio della salute, quindi, che grazie a specifici allarmi, può supportare sia la rete medica sia i familiari delle vittime di attacchi allergici.

Non possiamo poi dimenticare di segnalarvi anche ADAM, un importante dispositivo per il monitoraggio della salute che si prefigge di prevenire le complicanze dovute all’asma direttamente dall’iPhone. Attraverso particolari sensori in grado di misurare diversi parametri vitali e altre letture biologiche, ADAM registra tosse, respirazione, respiro affannoso e frequenza cardiaca e quindi anche i veri e propri attacchi di asma e suggerisce i comportamenti da attuare in queste situazioni.

wearabledevice-qardiocoreVeramente pochi, poi, possono vantare la stessa cura per il design e facilità di utilizzo di QardioCore e QardioBase, rispettivamente il nuovo elettrocardiogramma indossabile e la nuova bilancia “smart” progettati da Qardio, società con una fortissima matrice italiana.

Eleganti da vedere, ma soprattutto facili da usare hanno calamitato l’attenzione di visitatori e media.

Il sistema di rilevamento Qardio Core  nasce, infatti, per semplificare al massimo e rendere meno invasivo il monitoraggio del battito e degli altri parametri vitali. Tutti i circuiti e i sensori sono stati miniaturizzati per ridurre gli ingombri, in un dispositivo che può essere posizionato sul petto dell’utente semplicemente con una fascia elastica, senza dover prima applicare gel.

Oltre al battito, QardioCore rileva temperatura, attività fisica, risposta galvanica dell’epidermide e altri valori biometrici, offrendo sia i dati completi per il cardiologo o il medico di famiglia, sia i risultati in formato più sintetico e semplificato per l’uso diretto da parte dell’utente.

Quali fra questi dispositivi riusciranno ad entrare presto nella vita di tutti i giorni e quali, inevitabilmente, finiranno nell’oblio? Lo sapremo presto.