Il settore farmaceutico è fondamentale per l’economia del nostro Paese Le aziende farmaceutiche italiane, secondo gli ultimi dati di Farmindustria, sono complessivamente 318. L’Italia si conferma così il secondo Paese dopo la Germania per il numero di imprese che operano nel settore pharma. Di queste le aziende farmaceutiche che di fatto producono farmaci e medicinali sono 241 e quasi 200 sono quelle associate a Farmindustria.
Nel 2011 le aziende farmaceutiche italiane hanno prodotto un valore pari a 25,2 miliardi di euro, con una crescita complessiva di 0,7% rispetto l’anno precedente. Un dato fondamentale da tenere presente è che la crescita avvenuta nella produzione si deve principalmente alla crescita dell’export che ha visto un + 9,6%, senza questo dato si avrebbe avuto una diminuzione della produzione pari al -4,7%. Dal 2001 il valore della produzione è cresciuto nell’insieme del 28%, a causa di una crescita del 72% delle esportazioni che ha “coperto”a fronti di una calo del 9% per le vendite interne. La crescita del settore nell’export mostra come le aziende farmaceutiche italiane siano in grado di competere sui mercati internazionali e di avere successo, basti pensare che da solo il pharma rappresenta il 47% del totale dell’export high-tech del Paese.
Il settore farmaceutico è di grande rilevanza per l’economia italiana, basti pensare che dà occupazione a ben 65 mila persone, pari all’1,1% dell’occupazione totale industriale. Una caratteristica distintiva dell’industria pharma è, inoltre, che la maggior parte degli addetti sono specializzati, con un 90% di laureati e diplomati. Se si considera poi anche la filiera che lavora per e con l’industria farmaceutica si devono contare poi anche altri dati, come quello della distribuzione intermedia (compreso il suo indotto)in cui lavorano oltre 12 mila addetti, o i lavoratori nelle farmacie che sono all’incirca 85 mila. La somma complessiva dei lavoratori del settore farmaceutico, diretti più indotto e filiera, arriva a oltre 223 mila addetti.
