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Oscar Lambrughi

“Vincerà chi porterà più innovazione anche nella Medical Education”. Record di accessi per i Webinar dell’Università Magna Grecia.

Aprile 8, 2020 in Medical Education

Professor Ciro Indolfi

 

Ho avuto il piacere di “incontrare virtualmente” il Professor Ciro Indolfi, Presidente della Società italiana di Cardiologia e Direttore della Cattedra di Cardiologia dell’Università Magna Grecia di Catanzaro.

Ma il Professore è anche un pioniere assoluto sia a livello italiano che a livello internazionale nell’utilizzo di modalità digitali e strumenti on line per l’aggiornamento medico scientifico.
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Oscar Lambrughi

Il digital sta cambiando il modello di Go to Market

Marzo 15, 2018 in e-Health, Mobile pharma, Pharma on line

In Italia tra medici e pazienti crescono gli utilizzatori di servizi online e la disponibilità a relazionarsi in modo virtuale. Le aziende devono integrare la fornitura del farmaco, con servizi e piattaforme dedicate per la gestione e il supporto terapeutico, basate su device e app.

LO SVILUPPO DELL’ HEALTHCARE CONSUMERIZATION

Lo scorso anno ho scritto che i cambiamenti tecnologici stavano accrescendo il ruolo del paziente all’interno del proprio medical journey creando il nuovo fenomeno della “healthcare consumerization”. Fenomeno che oggi è fortemente in sviluppo, in particolare in Uk e Usa. Ad esempio, in Gb, un paziente utilizzando l’applicazione Your.Md può accedere a contenuti e servizi innovativi, quali il “digital symptoms checker” basato sull’elaborazione intelligente di tutta la letteratura scientifica dell’Nhs (National health service), la “tele-visita” e la prescrizione online con consegna dei farmaci a domicilio.

Mentre negli Usa si consolida la presenza di assicurazioni di nuova generazione, quali OscarHealth definito in Silicon Valley “l’unicorno del digital health” con i suoi servizi fruibili in modalità e.commerce sia da privati che da aziende. Oppure si affacciano nuovi servizi sul web come il recentissimo Getroman.com, dedicato alla disfunzione erettile: anche in questo caso tutto il percorso è esclusivamente online, dal riscontro della sintomatologia, alla “visita” e alla diagnosi, con successiva consegna del farmaco.

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Oscar Lambrughi

L’internet of things e l’evoluzione del rapporto tra pazienti e tecnologia

Maggio 18, 2016 in e-Health

Il numero di smart devices progettati nell’ambito salute è in continuo aumento. Tuttavia, i benefici derivanti da queste apparecchiature non possono essere sfruttati a pieno e ottimizzati se le aziende farmaceutiche e i pazienti non le utilizzano per migliorare in maniera concreta la vita di tutti i giorni e risolvere i problemi che essa ci pone dinnanzi.

MQTTL’IBM Institute insegue la visione del cosiddetto “Internet of Things” (IoT), ossia l’avvento di una generazione di dispositivi e sensori che funzionino da collegamento tra la Rete e il mondo fisico. Proprio per avvicinarsi sempre di più a questo obiettivo, Andy Stanford-Clark, Master Inventor presso IBM, ha creato un sistema di comunicazione tra macchine chiamato MQ Telemetry Transport (MQTT), che consente ai sensori di differenti device di raccogliere e integrare i propri dati in modo rapido e conveniente. Secondo Stanford-Clark, “la quintessenza dell’IoT è fare meglio le cose per le persone e fornirgli un’esperienza migliore per ottenere un vantaggio competitivo”. Durante il suo discorso al The Digital Conference 2015, Stanford-Clark ha menzionato l’esempio di una compagnia di traghetti che ha adottato i principi dell’IoT dotando ogni imbarcazione di un sistema di identificazione automatica e collegandole a Twitter per fornire in tempo reale informazioni utili sullo stato della flotta, sulla posizione e sugli orari. Questo sistema integrato aiuta i pendolari a prendere le decisioni più convenienti per i propri spostamenti.
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Oscar Lambrughi

Healthcare: le nuove esigenze dei customer

Dicembre 10, 2015 in e-Health

accenture-consultingPiù consapevoli, più hi-tec, più informati, i cittadini pretendono dal sistema sanitario servizi sempre migliori. Il mercato healthcare muove decine di miliardi di dollari ogni anno, e il fatturato è destinato ad aumentare. All’interno di questo contesto estremamente dinamico, la Accenture’s High Performance Business ha analizzato le prestazioni di 17 tra le più grandi compagnie healthcare del mondo nell’arco di un lustro. Tutte insieme, queste aziende contano un fatturato, nel solo 2012, di ben 81 miliardi di dollari, all’incirca il 35% degli introiti totali del mercato healthcare in quell’anno. Scopo della ricerca, identificare le caratteristiche principali su cui le imprese dovranno puntare per potenziarsi e superare i propri limiti.

wearable-deviceCome già detto, ha preso forma un nuovo tipo di customer, con nuove esigenze, ma gran parte delle aziende più “tradizionali” non è riuscita a trarre vantaggio da questo cambiamento. Vogliono soluzioni rapide e pratiche per migliorare la propria salute in autonomia, come app per smartphone e wearable devices. Si stima che, entro il 2017, quasi due miliardi di tablet e telefoni avranno delle applicazioni “mHealth” (mobile Health) installate al loro interno. Le compagnie di nuova generazione, consce dell’evoluzione del customer, si sono buttate nel mercato healthcare per soddisfare i suoi rinnovati bisogni. Si tratta di imprese legate all’elettronica, all’informatica e alle telecomunicazioni, i cui sforzi si sono indirizzati nel creare alleanze e collaborazioni per capitalizzare al massimo le nuove opportunità.
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Oscar Lambrughi

Fitbit e i nuovi dispositivi wearable per una migliore raccolta dati

Novembre 5, 2015 in e-Health

Le industrie farmaceutiche puntano sempre di più a sfruttare le potenzialità dei wearable devices, e nel mirino è entrata anche Fitbit, l’azienda californiana produttrice degli omonimi dispositivi per il fitness.

fitbit-wearable

Ciò che era iniziato come un aiuto per atleti e dietisti sta rapidamente mutando in uno strumento fondamentale per ricercatori e produttori di farmaci. Con l’aiuto di volontari, il cui compito consiste nell’indossare questi gadgets 24 ore su 24, le aziende stanno accumulando una gran quantità d’informazioni dettagliate nella speranza di comprendere meglio se, quando e quanto un farmaco sta facendo effetto. “L’uso dei wearables ha il potenziale per essere una rivoluzione” ha dichiarato Kara Dessin, della Medidata Solutions Inc., un’azienda specializzata nello sviluppo di tecnologie volte a migliorare le sperimentazioni cliniche. I ricercatori hanno infatti avuto modo di apprezzare la tecnologia di Fitbit quando hanno confrontato i dati da esso registrati con i risultati ottenuti da un test somministrato ai pazienti in cui veniva chiesto di valutare le prestazioni fisiche cui erano stati sottoposti.
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Oscar Lambrughi

Le ambizioni healthcare di Google

Ottobre 12, 2015 in e-Health

Google sta investendo ingenti somme di denaro nella ricerca scientifica all’avanguardia, trasformando una piccola unità adibita allo sviluppo di lenti a contatto “intelligenti” in qualcosa di molto più grande.

La notizia ufficiale è stata diffusa direttamente da Sergey Brin, uno dei cofondatori di Google. Tutto è iniziatonel 2012, quando google-healthcarela società si è imbarcata in un progetto estremamente impegnativo e stimolante allo stesso tempo: riuscire a innestare un calcolatore all’interno di una lente a contatto. Questo progetto, nel corso degli ultimi 3 anni, è progredito al punto da dare vita a Google Life Science, un team di ricerca dotato di una propria autonomia all’interno di Alphabet (la holding di recente creazione che contiene al suo interno tutte le società che gravitano attorno al faro di Mountain View).
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Oscar Lambrughi

IBM E APPLE INSIEME PER RIVOLUZIONARE IL SISTEMA HEALTHCARE

Settembre 18, 2015 in Pharma on line

I due colossi tecnologici americani IBM e Apple hanno unito le forze in due progetti su larga scala al fine di creare un database sanitario, fondato sulle informazioni rilasciate dagli utenti tramite i propri devices, sempre più ampio e completo.

ibm-apple-healthRecentemente, IBM ha annunciato il lancio del business unit Watson Health in collaborazione con Apple, Johnson & Johnson e Medtronic, i quali forniranno al supercomputer Watson le informazioni di cui dispongono, portando così l’analisi di questi dati a un livello incredibilmente vasto. Da tempo, infatti, IBM mira ad applicare Watson in ambito healthcare, e ora, con l’introduzione di un cloud dedicato all’elaborazione dei dati sanitari di milioni di pazienti, questo progetto può finalmente realizzarsi appieno.
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Oscar Lambrughi

STARTUP HEALTH E LE NUOVE INIZIATIVE DIGITALI NEL PHARMA

Agosto 31, 2015 in Case Studies

Negli ultimi anni il numero delle startup finalizzate allo sviluppo di nuove tecnologie healthcare è aumentato considerevolmente. StartUpstartup+health Health è un’organizzazione nata nel 2011 proprio per supportare le imprese sanitarie di ambito digital ed aiutarle nel loro percorso di crescita. Situata a New York City, essa ha organizzato numerosi incontri tra imprenditori e potenziali investitori per discutere delle sfide e delle opportunità che si profilano all’ orizzonte.

Recentemente, StartUp Health ha potuto beneficiare di nuovi investimenti dall’esterno, tra cui uno particolarmente sostanzioso da parte di Aurora Health Care, una delle principali reti ospedaliere non profit degli Stati Uniti, che ammonta a 5 milioni di dollari. Il CEO di Aurora Nick Turkal, ha dichiarato che la collaborazione con StartUp è “significativa perché insieme possiamo identificare rapidamente le soluzioni di prossima generazione per le persone che curiamo. Viviamo in un’epoca dove ogni aspetto delle nostre vite sta venendo reinventato dalla tecnologia; è il momento di capire come queste innovazioni possano essere applicate per migliorare la salute e il benessere dei nostri pazienti. Con StartUp Health potremo farlo più velocemente e più efficacemente.” Ugualmente entusiasta Unity Stoakes, cofondatore e presidente di StartUp Health, secondo cui “ogni aspetto dell’assistenza sanitaria sta venendo reinventato e non c’è modo migliore di velocizzare il processo che collaborare per fornire sia agli imprenditori che agli innovatori un supporto costante, competenze e risorse per far crescere il loro business. Aurora è l’ente perfetto per fare ciò.”
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Oscar Lambrughi

APPLE WATCH E SALUTE: LA RIVOLUZIONE DEI METODI DI DIAGNOSI

Agosto 12, 2015 in Mobile pharma

Nei prossimi anni, l’impiego dei wearable device in ambito sanitario potrebbe aprire nuove frontiere mai esplorate, sia per quanto riguarda la registrazione dei dati biometrici dei pazienti, sia per quanto riguarda la capacità di formulare diagnosi tempestive in tempi sempre più ristretti, ma tutto dipende da quanto questa tecnologia riuscirà a prendere piede. A tal proposito il rilascio di Apple Watch potrà fornire delle indicazioni più chiare sull’avvenire degli smartwatch in generale.

Apple-Watch-smartphoneL’ingresso in campo di Apple prometteva di dare una scossa al settore, e così è stato. Nonostante il lieve ritardo rispetto alla concorrenza, Apple Watch si è dimostrato fin da subito altamente competitivo, riuscendo in pochissimo tempo a superare i dati di vendita annuali di tutti i prodotti Android Wear. Samsung, Motorola e LG provano a vedere il bicchiere mezzo pieno, in quanto l’exploit dello smartwatch con la mela potrebbe creare nel pubblico un maggiore interesse verso una serie di prodotti che fino a questo momento non sta rendendo come sperato.
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Oscar Lambrughi

Mental Health Apps Library e Big White Wall: la digitalizzazione della salute

Maggio 12, 2015 in Mobile pharma

Nuovi strumenti a servizio dell’e-mental health

Abbattere gli ostacoli che derivano dalla terapia tradizionale, migliorando l’accessibilità dei servizi sanitari: è questo l’obiettivo che si è posto il sistema sanitario inglese (NHS) attraverso il recente lancio della Mental Health Apps Library, la prima repository di app rivolta ai soggetti afflitti da patologie mentali (depressione, ansia e stress in primis) e il sostegno al servizio Big White Wall.
Per quale motivo l’attenzione dell’NHS si è concentrata su questo aspetto? Facciamo il punto.

23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa)
Sono circa 165 milioni le persone attualmente colpite da disturbi mentali in Europa (su un totale di 514 milioni ovvero circa il 38% della popolazione europea) con un impatto economico stimato di circa 798 miliardi di euro. Sono questi i dati che provengono dal 23° Congresso dell’Associazione Europea di Psichiatria (Epa), un summit che ha visto riuniti lo scorso marzo a Vienna oltre 78.500 psichiatri ed esperti provenienti da tutto il mondo per parlare di patologie psichiatriche. Al primo posto (in termine di frequenza) troviamo i disturbi d’ansia con oltre 61 milioni di malati (il 14% circa). Seguono insonnia, depressione maggiore, disturbi “somatoformi”, disturbi da iperattività e deficit dell’attenzione, dipendenza da alcol e/o droghe e demenza.

Numeri allarmanti, destinati decisamente a salire: si stima infatti che entro il 2030 le patologie psichiatriche potrebbero diventare le malattie più frequenti a livello mondiale. “Crude statistiche che descrivono un esercito che soffre” – afferma Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano nonché ex presidente della Società Europea di Psichiatria (Sip). Un tema scottante quello della salute mentale. Un problema che – secondo le autorità internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità in primis) – sta assumendo sempre di più i contorni di una “questione di sanità pubblica”, di una vera e propria sfida sanitaria del Terzo Millennio.
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