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Oscar Lambrughi

Vivacare: i medici migliorano la cura del paziente online

Marzo 8, 2013 in e-Health

Oggi parliamo di Vivacare un portale web che aiuta i cardiologi, i medici di famiglia e gli operatori sanitari a educare i pazienti sulle malattie cardiache e le diverse opzioni di trattamento.
Vivacare permette, infatti, al medico di far visualizzare del contenuto informativo sul proprio sito web, che si trasforma così in una risorsa utile e approfondita sulle malattie cardiache.

Quasi 10.000 i medici si sono iscritti per i servizi gratuiti di Vivacare per l’educazione del paziente. “I medici restano la fonte più attendibile per le informazioni sulla salute, ma le loro esigenze quotidiane rendono difficile fornire tutte le informazioni che i pazienti avrebbero bisogno per gestire con efficacia la loro condizione“, ha detto il Dott. Mark Becker, pediatra e fondatore di Vivacare, “Vivacare rende facile per i medici offrire ai propri pazienti informazioni pratiche e migliora la i trattamenti terapeutici e l’adesione farmaci.”

Vivacare è un’azienda di Berkeley, che può contare su numerosi partner, come organizzazioni mediche, società professionali, associazioni di pazienti e le aziende farmaceutiche. Tutti gruppi possono proporre dei contenuti educativi da mettere online sul portale e che potranno quindi essere pubblicati sui vari siti web dei medici.
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Oscar Lambrughi

Il rapporto medico paziente è online nella nuova sanità in Italia

Dicembre 10, 2012 in e-Health

Le nuove tecnologie permettono un rapporto medico paziente più personale e, per i medici che vogliono seguire più da vicino i propri pazienti, vi sono molti modi per farlo :

  • E-mail o SMS di follow-up
    permettono ai medici di controllare facilmente lo stato di salute del paziente o i suoi progressi;
  • Fotografia digitale
    permette ai medici di esaminare subito un paziente, per esempio nel caso di sintomatologie a livello della cute;
  • Social media
    facebook, pinterest e twitter permettono al medico di seguire il paziente ben più a fondo che nel corso di un semplice consulto;
  • Riunioni virtuali o software in stile facetime
    permettono interazioni faccia a faccia individuali ovunque si trovino medico o paziente.

Possiamo solo immaginare quali siano le implicazioni che derivano dalla rapida adozione delle tecnologie citate, ma se negli Stati Uniti già si hanno le prime interazioni di questo tipo, com’è la situazione in Italia?

censis ricercaIl Censis ha pubblicato lo scorso 2 ottobre un rapporto intitolato: “Quale futuro per il rapporto medico paziente nella nuova sanità?” in cui vengono riportati alcuni dati importanti che segnalano quali siano i trend emergenti nel nostro Paese in merito a come l’avvento del digital abbia inevitabilmente modificato l’interazione fra professionisti sanitari e pazienti. Leggi il resto di questa voce →

Oscar Lambrughi

Roche Share+ social media summit

Dicembre 4, 2012 in Eventi pharma

Uno dei temi ricorrenti è la crescente propensione dei pazienti a ricercare informazioni su internet e dei maggiori sforzi che le aziende farmaceutiche fanno per riuscire a coinvolgere questa popolazione digitale. Ecco un’iniziativa, che non si rivolge ai singoli ePatients, ma che riguarda le intere patient communities online.

e-patientA settembre Roche ha organizzato nel Regno Unito una conferenza intitolata Roche Share+ social media summit, che aveva come scopo proprio quello di coinvolgere le comunità di pazienti più o meno avvezze al web e di spingerle a sfruttare al meglio le potenzialità dei canali informativi digitali.

A partire da un report di Third Sector, Roche ha selezionato le comunità di pazienti da coinvolgere nel workshop.
Roche ha volutamente coinvolto delle comunità più e meno abituate all’utilizzo dei social media e comunità che si occupano anche di aree terapeutiche estranee a quelle di interesse aziendale.
Attraverso incontri come Share+ e sostenendo le associazioni dei pazienti nell’utilizzare i canali digitali, è possibile garantire che esse siano presenti nei luoghi in cui gli e-pazienti ricercano informazioni e di conseguenza possano aiutarli a svolgere efficacemente la loro funzione di sostegno.
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Oscar Lambrughi

Open Source: cercare La Cura globale.

Novembre 20, 2012 in Pharma on line

Oggi vorrei parlarvi di un progetto molto interessante. Si tratta di un’iniziativa tutta italiana, che riesce a coinvolgere la comunità di medici, pazienti e artisti a livello globale.
Più volte ho parlato di come sia naturale che un paziente ricerchi online informazioni sulla salute, soprattutto quando gli viene diagnosticata una malattia, ma Salvatore Iaconesi, 39 anni, artista e docente universitario ha preso veramente in mano la propria situazione da quando, dopo aver fatto degli esami di “routine”, ha scoperto di avere un cancro al cervello.
Dopo la diagnosi Salvatore decide, infatti, di aprire un “dibattito” globale e di pubblicare online la sua cartella clinica, in modo tale da raccogliere quante più opinioni possibili. Tuttavia Iaconesi ha incontrato non poche difficoltà nel rendere fruibili le informazioni in essa contenute, di fatto le cartelle cliniche digitali hanno un formato chiuso e proprietario che lui ha dovuto “craccare” per poterle rendere accessibili a terzi.
Il suo sito web personale ha aperto a settembre 2012 una nuova sezione dedicata a La cura, che ha già un gran numero di interventi e stimolato non pochi dibattiti, ma ciò che è ovvio e indiscutibile è che questo progetto ha dato un nuovo significato al termine Open Source.
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Oscar Lambrughi

Treato.com: la voce del paziente

Ottobre 22, 2012 in Pharma on line

Per le aziende farmaceutiche è molto importante monitorare le conversazioni dei pazienti online, poiché questi stanno assumendo un’importanza sempre maggiore per quanto riguarda le scelte terapeutiche e il confronto con il medico. Se da un lato aumenta il potere del paziente di condividere informazioni, dall’altro la quantità di informazioni che è possibile trovare sta aumentando vertiginosamente ed è difficile da gestire.

I pazienti a cui viene somministrato un determinato farmaco difficilmente riescono a incontrare di persona qualcun altro con cui confrontarsi sull’efficacia e su specifici effetti indesiderati, che stanno vivendo e nemmeno il medico potrà suggerire terapie alternative, che siano perfettamente adatte a ogni individuo.

treatoIl paziente, caratterizzato dal proprio genoma unico, dal contesto ambientale e dai suoi sintomi, è una delle risorse più importanti nel determinare quali terapie funzioneranno, quali invece no e perché. Le aziende farmaceutiche devono dunque ascoltare la voce di tutti questi pazienti per identificare nuove opportunità e nuovi bisogni.

Treato, un’agenzia israeliana, ha identificato 160.000 siti web in lingua inglese contenenti informazioni riguardanti farmaci e sintomi provenienti dagli utenti stessi e ha indicizzato più di un miliardo di post riguardanti più di 11 mila prodotti farmaceutici.
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